UNA SCOPERTA FONDAMENTALE SUL BASSISTA CONTEMPORANEO
A quanto pare, è stato decifrato il codice segreto del metodo Bassista Contemporaneo 🙂
Ovvero quell’elemento essenziale del libro (e del corso online) che, se sei un/una aspirante bassista, ti permette di:
- migliorare le tue capacità in maniera graduale ma costante
- sentire sempre una forte motivazione ad andare avanti
- evitare il più possibile il rischio noia e routine
- avere risultati sicuri ANCHE studiando senza insegnante
Questa volta è Anna che te ne parla, in un video AMATORIALE fatto tutto da sola in cui ti racconta la sua esperienza da bassista principiante.
In particolare ti fa capire come il libro aiuta a risolvere un problema che, se studi uno strumento musicale, prima o poi ti toccherà affrontare.
Buona visione!
P.S. Se preferisci leggere, più sotto trovi una trascrizione sintetica del video
BASSISTA CONTEMPORANEO: UN LIBRO FATTO A SCOGLI!
“Allora il titolo di questo video sarà un libro fatto a scogli. Avrei anche potuto intitolarlo un libro fatto a tappe, però non sarebbe stato altrettanto efficace. E poi non sarebbe stato nemmeno preciso rispetto all’idea che ti voglio trasmettere.
Il libro ovviamente è il BASSISTA CONTEMPORANEO di Tiziano Zanotti (nel video mostro la mia copia).
Questa illuminazione mi è venuta proprio utilizzando il libro, quindi DA BASSISTA, entrandoci dentro, facendo gli esercizi, capendo la sua struttura.
Te ne voglio parlare perché secondo me è molto importante. La sua struttura ci permette soprattutto di risolvere un problema che quando studi uno strumento musicale prima o poi ti arriva.
Naturalmente io non ho tantissimo tempo da dedicare allo studio del basso, per questo assomiglio molto al tipico utilizzatore del libro.
La persona media che acquista il Bassista Contemporaneo è tendenzialmente è una persona adulta, che lavora, generalmente è un professionista quindi con un marea di cose da fare, spesso ha una famiglia e magari suona anche già in un gruppo (io sto iniziando adesso).
Fondamentalmente ha pochissimo tempo, e magari ha una certa frustrazione per non avere tutta la disponibilità che vorrebbe avere da dedicare al proprio strumento.
COSA INTENDO PER SCOGLI?
Ecco, utilizzandolo (= studiandolo), mi mi sono accorta di una cosa che finché non ci ho messo mano non avevo minimamente capito. Ho notato che ogni 3-4 lezioni, e in alcune lezioni in particolare, ci sono una serie di scogli veri e propri.
Con scogli intendo delle difficoltà, delle complessità che non ti aspettavi, e che in quel momento ti mettono un po’ a disagio. Ti sembrano quasi insuperabili. E ci rimani un po’ male, perché dici: “Ma come, stavo andando così bene, stavo suonando così bene fino a qui, e adesso invece questa cosa non mi viene più. Cosa è successo!?”.
Ecco, quello che ho capito, è che questo libro è fatto in questo modo appositamente. Questi scogli sono assolutamente voluti e non sono stati messi a caso da Tiziano, anzi.
E se, quando ti trovi davanti questi scoglio e lasci da parte la tua perplessità (che è assolutamente giustificata), ma ci entri dentro, cominci a suonare piano piano, ti rendi conto scopri che queste difficoltà sono assolutamente alla tua portata, che non sono sproporzionate rispetto alle tue capacità del momento.
Hai tutti gli strumenti, hai tutte le conoscenze necessarie per riuscire a superarle. Chiaramente devi essere disposto a lavorarci il giorno che fai la conoscenza dello “scoglio di turno”, e magari anche le giornate successive.
IL VALORE DEGLI OBIETTIVI
Il fatto che abbia questi scogli è molto importante, perché significa che è un libro disseminato, veramente pieno, di obiettivi. Significa che è un percorso chiaro, un percorso fatto a tappe.
Questi obiettivi scopri che sono alla tua portata, e quando li hai superati, di nuovo il libro torna a scorrere… fino allo scoglio successivo, chiaramente. E questo ti permette di sentirti sempre motivato ad andare avanti.
Infatti cosa succede. Quando studi musica (ma non soltanto, a me è successo anche con le lingue straniere che sono la mia specialità, l’inglese in particolare), succede che dopo un po’ hai l’impressione di essere arrivato a un punto morto.
Se il percorso non è fatto come questo libro, arrivi a un punto in cui sembra che non stai andando né avanti né indietro, in cui ti senti fermo e non stai imparando niente.
A me è capitato diverse volte, la sensazione che non stai concludendo nulla, e che sei sempre allo stesso punto di partenza. E questo ti fa perdere la motivazione, ti fa perdere anche la voglia di studiare.
Invece, il fatto di avere all’interno di un libro una serie di ostacoli, anche un po’ nascosti, di modo che non te li aspetti e quando ti arrivano ti colpiscono, ti fa sentire vivo, ti fa sentire attivo. Ti fa sentire dinamico, ti tiene sulle spine…
Perché poi ti ci abitui e dici: “Fino qua è andata bene, quale sarà il prossimo scoglio?” Ti aspetti che dopo 2-3 lezioni arriverà qualcosa di tosto. Arriverà una sfida da superare.
COME SCONFIGGERE NOIA E ROUTINE NELLO STUDIO DI UNO STRUMENTO
A volte ho l’impressione di essere dentro a un videogioco, sai i videogiochi strutturati su livelli.
Se i videogiochi che c’erano quando ero una ragazzina (ma anche quelli super tecnologici di oggi), non avessero avuto i livelli, quindi PROVE e SFIDE da superare e il passaggio a un LIVELLO SUPERIORE di difficoltà ma anche di divertimento, noi non li avremmo fatti. Dopo 10 minuti ci saremmo rotti le scatole, perché sarebbe stato sempre tutto uguale.
E il libro è impostato nello stesso modo, COME QUESTI VIDEOGIOCHI. E secondo me questo questo aspetto è estremamente interessante.
Rispetto ad altri libri tutti uguali, libri che non sono nient’altro che una raccolta di esercizi uno dopo l’altro, messi lì senza logica, senza criterio, quindi non sono un vero e proprio percorso. Sono semplicemente una raccolta di esercizi. Dopo un po’ studiare così diventa routine. Ti demotivi e ti viene voglia di darci su.
Invece qua non è mai routine, perché intanto gli esercizi sono tutti diversi, e quando si assomigliano, in realtà da una lezione all’altra sono molto diversi. Ma in più c’è il discorso della sfida, del livello, di qualcosa di nuovo che non avevi mai fatto prima e ti dici “Ce la farò a superarlo?”
E in realtà ci salti fuori, perché tutto il lavoro fatto in precedenza è stato fondamentale per darti le capacità per superare la nuova difficoltà. E scopri che tutte le difficoltà nuove che incontri (e che incontrerai in futuro) riuscirai a superarle, perché hai fatto un percorso che ti ha dato gli strumenti per superarle, quasi senza che tu te ne accorgessi.
E PER CHI STUDIA MUSICA DA AUTODIDATTA?
Questa è una cosa secondo me molto bella e molto utile soprattutto per chi studia da solo.
Io studio da sola, non studio con Tiziano anche se magari non ci credi. Io voglio fare tutto da sola, però allo stesso tempo voglio essere sicura di andare avanti, quindi mi serve un percorso chiaro e certo.
Ultimamente ho avuto la possibilità di mettermi alla prova suonando con altre persone, e mi sono resa conto di essere riuscita a superare queste sfide con grandissima soddisfazione.
E tutto questo è stato possibile studiando esclusivamente con il libro, e chiaramente con il corso online. Il libro è una traccia di lavoro, il corso online contiene tutte le spiegazioni, riesci a capire come devi fare gli esercizi, vedi Tiziano che suona, ovvio che non ti rimangono dubbi”
Risorse utili per imparare il basso elettrico
Grazie ad ANNA per il suo racconto spassionato e diretto. Qual è la tua esperienza in merito?
Se anche per te è importante avere sfide da superare e obiettivi da raggiungere quando studi musica, ma che questi siano inseriti in un percorso logico sempre ALLA TUA PORTATA, ecco qui le risorse a tua disposizione per imparare il basso elettrico.
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Come sai il volume 1 è completo, tutte le lezioni dalla 1 alla 25 sono disponibili anche in video, quindi non ci sono più scuse 🙂
Ritmiche, lettura, improvvisazione, linee di basso, pezzi veri e propri… in un sistema organizzato e progressivo molto facile da seguire.
Per seguire il Bassista Contemporaneo Online ti occorre il Volume 1, una connessione a Internet e un po’ di olio di gomito. Impari anche se non vuoi!
Anna hai proprio Ragione!
Ti stavo proprio per scrivere per lo stesso motivo, ho notato anche io durante i miei studi gli scogli e mi son fatto mille dubbi, dalla mia (forse) non continuità o nell’aver tralasciato qualcosa nelle lezioni precedenti.. niente di tutto ciò, per fortuna! Gli scogli mi fanno incaponire ancora di più nel provarci e passare alla lezione successiva!
Grazie 🙂
Dario G.
Ciao Anna, anche io lavorando ho poco tempo a disposizione ma quando ne ho cerco di studiare. A volte capita però che il basso rimanga lì per giorni senza essere utilizzato. Poi lo riprendo e mi accorgo che faccio molta fatica : se prima quella linea anche se lentamente mi riusciva , ora non più Faccio fatica a leggere le note , le confondo. Insomma , mi sembra di dover ricominciare tutto da capo e a volte ho la sensazione di avere le mani non impostate correttamente , i suoni sono imprecisi. So che devo insistere e sono d’accordo con te sul metodo di Tiziano , ben vengano gli ostacoli, ma di primo acchito di fronte ad un nuovo esercizio un po’ più complicato, vedo lui che va come un treno e io penso ” non è che arrivata a questo punto anche io dovrei saper andare più veloce ? Dovrei padroneggiare lo strumento ( almeno con le note , le ritmiche studiate)aver maggior confidenza con le forme ? Forse avrei bisogno di un test generale ogni 3 lezioni per aver la certezza che almeno fin lì ci sono. Cosa consiglia Tiziano in questi casi? Grazie mille! Lucy
Well done ANNA!!! Much appreciated.
Hopefully the English version of the video will follow soon for the rest of the world.
Best,
Marco