Come imparare brani difficili sul basso (o altri strumenti)

5 infallibili passi per imparare a regola d’arte brani difficili… ma che puoi applicare a qualsiasi pezzo musicale

In questo articolo ti voglio dare il metodo pratico e infallibile che utilizzo personalmente per preparare qualsiasi pezzo musicale, in particolare i cosiddetti brani difficili.

Che sia per un video, un concerto, o semplicemente per studio personale, se anche tu seguirai questo sistema otterrai un risultato di livello professionale, ottimizzando al massimo i tempi di studio.

Prendo spunto da questo brano di J. S. Bach, registrato assieme ad Antonio Baldini del BassLab® ed inserito nel Bassista Contemporaneo volume 2. Si tratta dell’Invenzione a 2 voci n. 4 in D minore, originariamente per clavicembalo e qui realizzata nella trascrizione per due bassi elettrici.

Guardalo e poi continua a leggere. Dura solo un minuto, ma ti assicuro che quel minuto non è affatto una passeggiata!

 

Come abbiamo preparato l’Invenzione di Bach, e cosa puoi fare anche tu

Non mi stancherò mai di dirlo. Lo stesso procedimento da noi usato per preparare l’Invenzione a due voci funziona anche se suoni un pezzo dei Coldplay o se devi preparare un accompagnamento (magari con assolo) per Giants Steps di John Coltrane.

Oppure puoi improvvisare fusion, registrare un jingle pubblicitario in sala di incisione, suonare con una big band o in un gruppo di musica contemporanea… Il metodo di lavoro è sempre lo stesso.

Che tu ne sia cosciente o meno, se vuoi preparare brani difficili al massimo livello devi passare attraverso i 5 passi che ti espongo tra un attimo.

Col tempo arriverai ad essere velocissimo nella fase di preparazione e ti sembrerà di averne saltato qualcuno. Complimenti per questo, ma sappi che li starai seguendo lo stesso, magari inconsciamente. Quindi vediamoli uno alla volta.

Passo 1 Lettura

Per prima cosa, devi avere chiaro quali sono le note che devi suonare. Potranno essere scritte su uno spartito, o più semplicemente dovrai seguire degli accordi, o ancora più banalmente hai tirato giù da internet le tab. In tutti i modi devi sapere con precisione le note da fare, o almeno in parte attraverso le sigle degli accordi.

Applicazione del passo 1 LETTURA all’Invenzione di Bach

Nel caso di Bach, dopo aver preso la trascrizione contenuta nel Bassista Contemporaneo 2, ci siamo limitati (si fa per dire) a cercare le note sul basso e a inserire le diteggiature, seguendo il solito procedimento usato nel corso.

Abbiamo cercato le diteggiature più efficaci non solo per riuscire a eseguire il pezzo in maniera tecnicamente più facile, ma anche per ottenere un suono il più possibile chiaro e squillante.

Infatti un problema nell’affrontare un pezzo per pianoforte, è che il basso suona normalmente un’ottava sotto a come è scritta la parte, e quando 2 bassi suonano insieme tendono a produrre un eccesso di frequenze basse che generano confusione, con un ammasso di suoni poco chiari.

In pratica qui abbiamo cercato di suonare le nostre parti usando le corde più sottili, nel limite del possibile, in maniera da ottenere un suono meno goffo e più squillante.

Lettura: cosa puoi fare tu

Una volta che hai individuato le note da suonare sul basso elettrico, ove possibile cerca di suonarle nella posizione più adatta per il tipo di musica che stai suonando.

Gli allievi che studiano col Bassista Contemporaneo sono sicuramente avvantaggiati perché imparano fin da subito un sistema molto comodo, estremamente fluido ed elegante per gestire la diteggiatura della mano sinistra.

Passo 2 Analisi

Per il modo di ragionare di molti bassisti questo passaggio è inutile. La tendenza diffusa è quella di limitarsi a “pigiare” i vari tasti, senza inquadrare il pezzo in uno specifico contesto armonico e ritmico.

Questo modo di fare io non lo raccomando, perché ti porta a suonare in maniera meccanica, senza seguire un percorso chiaro e senza riuscire a “rientrare” in caso di errore.

Ovviamente questo è un rischio che non corrono i bassisti che studiano col Bassista Contemporaneo, perché si abituano fin dalla lezione 1 a usare anche la testa (insieme a tutto il resto) per analizzare e sapere in ogni momento quello che stanno facendo.

Applicazione del passo 2 ANALISI all’Invenzione di Bach

Per preparare il pezzo di Bach, abbiamo chiarito bene le tonalità usate, i pezzi di scale e gli accordi.

Inoltre abbiamo fatto un’analisi chiara delle caratteristiche ritmiche e della struttura del pezzo, ovvero la forma in 3 parti dell’invenzione.

Abbiamo anche notato che in questo pezzo viene usata l’emiolia, ovvero, ipersemplificando, l’utilizzo simultaneo di due ritmiche diverse (uno 3/8 e l’altro in 6/16). Questo dettaglio è importante perché ha una conseguenza anche dal punto di vista tecnico (vedi punto seguente).

Analisi: cosa puoi fare tu

Per ogni brano che suoni, impara a ragionare sulla base dell’armonia, della melodia e del ritmo, almeno a livello elementare. Non intendo necessariamente un’analisi approfondita. Basta anche qualcosa di semplice, per es. conoscere la tonalità e gli accordi su cui ti muovi e la loro applicazione sul basso.

Chiaramente se devi creare un accompagnamento a partire dagli accordi, terrai conto anche dello stile (rock, jazz… ecc.). Poi guarderai se se il brano è diviso in sezioni, o se ha una struttura particolare, ecc. E se devi fare un assolo, a maggior ragione ti serve conoscere le scale da usare.

Il Bassista Contemporaneo Online sviluppa in dettaglio tutto questo, anzi è uno dei punti forti del corso.

Passo 3 Tecnica

Ovviamente per suonare qualsiasi pezzo è necessaria la tecnica, ovvero l’agilità delle dita per eseguire i vari passaggi alle velocità richieste, con un suono pulito e gradevole, col tocco giusto ecc.

La tecnica in realtà riguarda due aspetti. Innanzi tutto riguarda la parte che devi suonare tu. Nel caso di Bach abbiamo appunto 2 “voci”, che sono diverse tra loro e che vanno quindi studiate separatamente.

E poi c’è la tecnica necessaria per mettere assieme le parti. Quindi far funzionare gli incastri ritmici, gestire eventuali sincopi tra basso e batteria, gli attacchi, possibili assoli ecc. Il pezzo fatto a casa da soli è una cosa, fatto col gruppo è tutta un’altra cosa!

Applicazione del passo 3 TECNICA all’Invenzione di Bach

La prima cosa da fare è analizzare il pezzo battuta per battuta e isolare i frammenti complicati, i passaggi difficili. Poi ti crei dei piccoli blocchi di 1-2 battute contenenti questi elementi “più delicati”, e ti concentri inizialmente su questi punti.

Li ripeti molte volte, a velocità diverse, passando da molto lento a molto veloce e vice versa, ed eventualmente utilizzando ritmiche diverse. Una volta che hai risolto i passaggi difficili, li unisci al resto. Ovvero al pezzo completo.

Evita di ripetere il pezzo intero tante volte prima di aver sistemato le parti complicate, perché non otterresti alcun miglioramento. Anzi, continueresti ad incepparti sempre negli stessi punti. E poi stancheresti la mano (e la mente) con un lavoro molto ripetitivo e in definitiva inutile.

Quando il pezzo ti viene tecnicamente bene, a quel punto puoi passare alla fase 2, ovvero l’unione delle parti e lo studio dei vari incastri.

Nel caso di Bach, ecco alcuni dei punti delicati che hanno richiesto la nostra attenzione:

  • Le emiolie
  • L’esposizione del tema
  • Il tempo in 3/8, pienissimo di frasi di rapidi sedicesimi che vanno studiati con molta cura.
  • I trilli, molto difficili per entrambe le parti, anche questi isolati e studiati separatamente.

Tecnica: cosa puoi fare tu

Dedica il tempo necessario a preparare il pezzo dal punto di vista tecnico, cercando un suono chiaro e deciso. Il tutto con eleganza della mano, flessibilità e senza rigidità.

Naturalmente tutti gli esercizi sulle scale, i salti di terza e quarta, gli esercizi sui capotasti e tanto altro che trovi nel Bassista Contemporaneo volume 1 (se eseguiti alle velocità richieste), sono fondamentali per sviluppare l’agilità e la scioltezza delle mani. Questo allenamento ti permetterà, col tempo, di approdare al Volume 2 e iniziare anche tu a suonare Bach!

Passo 4 Memoria

Per la fluidità del pezzo, a un certo punto bisogna allontanare il leggio e suonare a memoria. Suonare a memoria ti dà quella naturalezza che la lettura non ti permette di avere, e ti aiuta a sintonizzarti ancora di più con la musica che stai suonando, ed eventualmente con gli altri musicisti se sei in gruppo. La lettura a quel punto diventa solo un aiuto, se proprio preferisci tenere sotto lo spartito.

Applicazione del passo 4 MEMORIA all’Invenzione di Bach

Normalmente il rapporto lettura/memoria segue 4 Fasi o Livelli. L’ideale è partire dal Primo per arrivare al Quarto. Vediamoli in sequenza.

Livello 1: All’inizio nessuno vuole leggere. Siccome la lettura ti richiede un po’ di sforzo, soprattutto i primi tempi, tendenzialmente preferisci suonare a orecchio.

Livello 2: Superate le resistenze iniziali, con la giusta guida e il giusto metodo impari a leggere le note, e pian piano cominci a trovarci dei vantaggi.

Livello 3: A questo punto la lettura arriva proprio a piacerti, e così cominci a leggere tutto senza voler imparare a memoria più niente, né suonare a orecchio. Molti musicisti classici di medio livello arrivano a questo livello.

Il rischio di fermarsi qui, però, è di affrontare la musica con un po’ di superficialità, o comunque di non completare tutto il percorso che ti porta a identificarti con la musica stessa.

Se leggi soltanto, infatti, crei una sorta di distacco tra te e la musica, perché ovviamente la lettura assorbe molto della tua attenzione. Se come bassista sei molto bravo a leggere a prima vista, tendi anche a smettere di preparare i pezzi. Ti presenti alle prove senza aver studiato, perché sai leggere al volo.

E magari smetti anche di analizzare i pezzi, ti limiti semplicemente a pigiare i tasti, con tutti gli evidenti limiti del caso. Altro problema è che se ti perdi durante l’esecuzione, non sei in grado di rientrare perché non conosci il pezzo!

Livello 4: Questo è il livello dei grandi musicisti classici. I grandi solisti. Questo è il livello al quale bisognerebbe arrivare. Ovvero una conoscenza perfetta del pezzo, a livello di lettura e di memoria. Questo quarto livello non equivale al primo, però, perché la memoria è arrivata solo alla fine, dopo un lavoro di studio molto dettagliato.

Qui hai una grandissima padronanza di tutta la musica che suoni, una consapevolezza davvero fine di ogni singolo aspetto tecnico, stilistico e musicale. La musica è dentro di te, e ti puoi davvero godere ogni singolo momento del concerto (o anche solo delle prove, del video ecc.)

Memoria: cosa puoi fare tu

Poniti come obiettivo quello di imparare il pezzo a memoria, tenendo sotto lo spartito (o gli accordi) solo come appunto. Ovviamente se vai a memoria fin dall’inizio, rischi di commettere qualche errore e portartelo dietro anche in seguito, quindi sii preciso nell’imparare il pezzo, e ricorda che la memoria deve arrivare solo alla fine del processo.

Il Bassista Contemporaneo ti aiuta a fare entrambe le cose. Ti permette di imparare a leggere, perché tutto il corso si basa sulla conoscenza delle note e degli elementi strutturali della musica. Allo stesso tempo ti stimola a suonare a memoria, perché comprende tanti esercizi corti, molto facili da memorizzare e suonare senza spartito.

In questo modo per ogni pezzo fai il passaggio fino al quarto livello, il che ti permette di lasciarti andare, dopo il lavoro di studio mnemonico, e divertirti della musica che stai facendo.

E questo ci porta al quinto e ultimo passo!

Passo 5 Divertimento (sui brani difficili!)

Alla fine di tutto, non è questo il motivo per cui suoniamo? Ovviamente ogni persona dà alla parola divertimento un proprio significato, ma qui io mi riferisco a un concetto ben preciso.

Applicazione del passo 5 DIVERTIMENTO all’Invenzione di Bach

Per me il divertimento è innanzi tutto la SODDISFAZIONE che si prova dopo aver superato una sfida. Essere riusciti ad affrontare un pezzo difficile, ed arrivare a suonarlo bene.

Prepararsi per una prova con altri musicisti e rendersi conto che il lavoro svolto a casa ha funzionato, e che il pezzo scorre anche grazie al mio contributo.

Ad esempio, ti assicuro che suonare un pezzo come un’Invenzione a 2 voci di Bach con il basso (ma anche con il piano) richiede un grande lavoro, che può durare anche settimane, a seconda del grado tecnico che si ha. Anzi, probabilmente è un lavoro che non finisce mai, tuttavia decidere di fissare un punto d’arrivo per registrarlo in video dà moltissima soddisfazione.

Divertimento: cosa puoi fare tu!

Cerca sempre di apprezzare il risultato musicale che stai ottenendo quando suoni. Concentrati sulla soddisfazione provi dopo aver raggiunto un obiettivo, piccolo o grande che sia.

Ricevo quotidianamente commenti di persone che, studiando col Bassista Contemporaneo Online in totale autonomia, sono riusciti DA SOLI a fare cose che prima proprio non concepivano.

C’è chi ha imparato a leggere la musica dopo anni di tentativi falliti, c’è chi ha ripreso a suonare dopo una vita lontana dalla musica, e magari si è anche trovato un gruppo con cui provare o fare concerti.

Addirittura c’è chi ha deciso di studiare il basso pur suonando già un altro strumento, e si è accorto di aver migliorato la pratica sul proprio strumento proprio grazie agli spunti presi dal mio libro!

Tutto questo ha un grandissimo valore per me, ma soprattutto lo ha per loro perché hanno fatto qualcosa per loro stessi, per migliorare la loro vita musicale.

E quindi, segui questi 5 consigli e vedrai che riuscirai ad affrontare brani difficili (o facili) in modo professionale, come mi aspetto da un bassista evoluto che legge il mio blog.

E poi alla fine, se hai lavorato bene, mettiti alla prova e registra un video come abbiamo fatto io e Antonio!

Alla prossima.

Tiziano

 

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