3 errori tipici nell’uso del metronomo e come rimediare subito 🙂
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La scorsa settimana ho invitato Tiziano a sedersi sulla poltrona del mio studio (la poltrona più comoda dell’universo!), per sottoporlo a una specie di interrogatorio musicale 😅
Da tempo mi girano in testa vari quesiti sulla pratica musicale, soprattutto pensando a chi studia da solo (come me ad esempio), o a chi segue il nostro corso online.
Ho quindi pensato che la soluzione più comoda e veloce fosse di bloccarlo e chiedere a lui, visto che è da decenni che fa questo mestiere. E soprattutto che incontra studenti di tutti i tipi possibili e immaginabili.
Abbiamo parlato di vari argomenti, e ne ho altri in sospeso, ma partiamo dal primo argomento che riguardava l’uso del metronomo.
Alcuni insegnanti lo osteggiano, altri lo raccomandano. Tiziano stesso lo usa, ma con gli accorgimenti che leggerai qui di seguito.
Anche per la mia esperienza, se usato correttamente è di grande aiuto, ma io volevo sapere qualcosa di più specifico che non come usarlo.
In realtà, volevo sapere quali sono i 3 errori più tipici e grossolani che ha riscontrato in noi studenti, e che possono bloccare l’effettivo sviluppo tecnico. Le classiche abitudini errate, e magari anche come sostituirle con abitudini più utili e vantaggiose…
Ed ecco i punti che sono emersi dalla nostra conversazione. Credo siano molto interessanti, da mettere in pratica subito!
Errore 1 > Partire subito dalla velocità finale del pezzo
Ovvero prendere un pezzo, e cercare di suonarlo subito alla velocità finale che magari hai sentito in un disco (o youtube), oppure che trovi indicata sullo spartito. Il problema è che in genere la velocità finale è troppo alta per suonarlo bene al primo colpo, e ti costringe a trascurare tanti aspetti importanti del brano… se non a commettere veri e propri errori. O magari a scoraggiarti e accantonare il brano, quando in realtà è solo un problema di tecnica da sviluppare gradualmente.
Rimedio: Prima devi suonare sempre lentamente, magari senza metronomo, e quando hai il pezzo sotto le dita, con una certa chiarezza sui vari dettagli (diteggiature, forme, posizioni sullo strumento, ritmiche ecc.), allora cominci a lavorare col metronomo. Sempre scegliendo velocità comode che ti permettano di suonare rilassato e in maniera corretta.
Errore 2 > Riprendere il pezzo suonando veloce
Mettiamo che a una data sessione di studio hai raggiunto una buona velocità, o anche la velocità finale prevista dallo spartito. Bene, l’errore è ricominciare a studiare il giorno dopo alla stessa velocità del giorno prima.
Rimedio: Secondo Tiziano, invece, è molto importante che prendi il pezzo e lo smonti e lo rimonti da capo ogni volta. Solo in questo modo vai a fissare bene i vari elementi necessari per suonare (tecnica, pulizia, cura del suono ecc.). Certamente nel corso della tua oretta di pratica andrai ad aumentare la velocità, ma sempre prima partendo da un lavoro di scomposizione ed esecuzione lenta e precisa.
Errore 3 > Tenere il volume del metronomo troppo alto
Questo è un errore apparentemente banale, ma scomodo. Sai cosa succede se tieni il volume troppo alto? Ti si chiudono le orecchie! No, non è una battuta… Un volume troppo alto ti porta a irrigidire l’orecchio e perdere quindi la sensibilità dell’udito. Irrigidendosi l’orecchio, inoltre, ti si irrigidisce anche il corpo (braccia, busto, mani ecc.), con ripercussioni negative sullo strumento.
Rimedio: Il battito del metronomo devi tenerlo a un volume medio-basso, in maniera da andarlo a “cercare” con l’orecchio, con un lavoro di sintonizzazione quasi radiofonica. E poi andrai a sincronizzare col metronomo le linee che stai studiando, facendo poi i vari aggiustamenti se avverti delle imprecisioni ritmiche rispetto alla pulsazione del metronomo. Un lavoro di fino molto importante per la tua sensibilità uditiva.
Piccolo bonus sull’ascolto!
Per inciso, Tiziano mi ha aggiunto anche un piccolo bonus. Un consiglio extra STRA-IMPORTANTE.
Sappi infatti che l’errore 3 vale per tutto ciò che riguarda l’ascolto. Quindi lo strumento, la voce ecc. Se “gridi” le note quando fai i cantati significa che non sei connesso con la tua voce e con ciò che stai cantando. Paradossalmente non stai proprio ascoltando. Idem se tieni il volume dello strumento troppo alto: ti si riduce notevolmente la sensibilità uditiva. Quindi abbi cura di regolare sempre i volumi per facilitare e non ostacolare il lavoro delle tue orecchie.
Che ne pensi? Spero che questi 3 piccoli tip ti siano di aiuto nell’organizzare le tue sedute di pratica. A maggior ragione valgono anche quando guardi i video dei 5 Passi (il nostro corso introduttivo di basso) o del corso vero e proprio Bassista Contemporaneo Online.
Le velocità finali dei vari esercizi o delle linee di basso che trovi in questi corsi possono risultarti piuttosto alte (e ovviamente aumentano man mano che avanzi con le lezioni), quindi cerca sempre di “smontare” il pezzo senza metronomo (come ti ricorda Tiziano anche negli stessi video), e poi comincia pian piano a inserirlo con gli accorgimenti che ti ho indicato qui.
Come sempre ti lascio il link di accesso al corso https://corso-online.bassistacontemporaneo.it/ – per qualsiasi informazioni sono a tua disposizione.
E a presto per un nuovo quesito!
ANNA
P.S. Entro il weekend la membership Lezioni 31-50 si arricchisce di 10 nuovi video. Ne ho già caricati alcuni in verità, ma prima di pubblicarli devo riorganizzare le varie cartelle perché il materiale comincia a essere tanto e vorrei che fosse sempre facilmente individuabile. Appena ho news ti riscrivo.
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